Nel regno dei sogni, la mia dimora risplende,

come un faro nella notte stellata, un'ancora.

Amici e parenti, in folle radianti s'accendono,

condividendo sotto il tetto amato, storie e speranze.

Ma sotto il sole schietto della cruda realtà,

in questa stanza, solo la solitudine mi fa compagnia.

Natale dopo Natale, con un calice solitario brindo,

a ricordi sbiaditi, come ombre nel tramonto.

Natale si rivela, uno specchio della mia anima,

riflettendo un sentiero solitario, nascosto nel profondo.

Sussurra di strade meno battute, di speranze inesplorate,

dove il calore e le risate son sogni lontani.

In questa quiete, però, una verità si svela,

la pace non sta nella folla, ma nel profondo del cuore.

La vita si misura non con gli applausi, ma con il battito silenzioso,

non nel clamore, ma nei momenti di tranquilla riflessione.

Così apparecchio la mia tavola, non con tristezza,

ma in una solitudine colma di speranza, un'anima aperta.

Il Natale, uno specchio, ma anche un faro nel buio,