Nellombra dei miei giorni e delle mie notti,

Il dolore, ospite implacabile, prende posto.

Anno dopo anno stanco, persiste,

Un compagno costante nel mio labirinto.

Un mistero, questo dolore che porto,

Intrecciato nel tessuto della vita, strato dopo strato.

È diventato parte di chi sono,

Un sussurro silenzioso, una diga nascosta.

Eppure, in questo dolore persistente e pulsante,

Si risveglia un coraggio insolito.

Davanti al richiamo silenzioso della morte,

Questo dolore non mi fa temere affatto.

Attraverso la sofferenza, una lezione imparata:

Tesoro della vita, ad ogni angolo girato.

Quei momenti fugaci senza dolore,

Sono gocce dolcificate nella vasta pianura della vita.

Come il sale nellarte sottile di un dolce,

Il dolore, seppur amaro, ha il suo ruolo.

Accende i momenti, nitidi e chiari,

E nella sua assenza, la gioia si avvicina.

Il dolore, insegnante duro ma vero,

Modella lanima, affina la visione.

Dolceamara, la sua presenza tesse,

Un arazzo più ricco che la vita concepisce.